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CLAUDIO FASOLI NeXt 4et - AMBUSH
Claudio FASOLI
tenor & soprano sax
Simone MASSARON
electric guitar & electronics
Tito MANGIALAJO RANTZER
double bass
Stefano GRASSO
drums & percussions
"...A chiosare il passo spirituale di questo
“Ambush” (imboscata, se preferite agguato
o il ricordo del film di Sam Wood del 1950) le
profonde meditazioni della pièce finale
dell’album, una Venezia fra Thomas Mann, Luchino Visconti, Marcel Proust e la magnifica
immagine che ne diedero Wolfgang Goethe e, forse meglio di tutti, Luigi Nono (“A Venezia
s’impara a vedere e ascoltare l’invisibile e l’inaudibile: le pietre, i mattoni, lo scuro, l’acqua, la luce,
le cose ci parlano”) e che vogliamo intendere come alma mater d’un Suono da sempre cercato
da Claudio Fasoli, complesso e vitale, filosoficamente estroverso e glabro, anima di un continuo ed
unico Pathos narrativo..."
Fabrizio Ciccarelli - Roma In Jazz
"...La musica di Fasoli è un'esperienza,
non tattile e fisica, ma psichica.
Cattura l'ascoltatore e lo porta lontano
verso dimensioni dove il tempo e lo
spazio travalicano le convenzioni per
essere totalmente manipolate dalle
creazioni soniche del sassofonista..."
Flavio Caprera - Jazz Convention
"…AMBUSH è un lavoro fatto di folgorazioni e visioni
che oltrepassano l’idea dello spazio e del tempo ...
Il Claudio Fasoli NeXt Quartet è una perfetta
combinazione di personalità apparentemente
opposte che si attraggono come poli magnetici,
sviluppando un involucro sonoro dalle sfaccettature
molteplici in cui la chitarra elettrica di Simone
MASSARON, foriera di un linguaggio multicromatico,
vaporoso e trasversale, trova la propria compliance
nel contrabbasso di Tito MANGIALAJO RANTZER che
si nutre di pozioni armoniche ben tracciabili e allo
stato solido. Dal canto suo, il batterista Stefano
GRASSO alimenta soluzioni ritmiche che delimitano il
territorio facendo da asse portante alla struttura, ma
senza dare mai dei precisi punti di riferimento, mentre il sax di Fasoli si staglia con disinvoltura,
penetrando il telaio ritmo-armonico preparato dai sodali, attraverso uno sviluppo tematico di
ampio respiro, dove momenti di enfasi e di concitazione, si alternano a soluzioni più sotterranee
e ricche di pathos... "
Francesco Cataldo Verrina - DoppioJazz