© Claudio Fasoli and claudiofasoli.com 2025
Sassofonista, compositore, insegnante, curatore di
festival, Claudio Fasoli è uno dei maggiori jazzisti
italiani del panorama contemporaneo. Jazz,
architetture di un azzardo raccoglie la summa
della sua lunga esperienza sotto forma di un fitto
intreccio di ricordi e riflessioni.
Libro ibrido, assieme ritratto, manuale e racconto
storico, in queste pagine Fasoli ripercorre frammenti
di vita alternandoli a pensieri sulla musica del
Novecento, sull’arte della performance, sulla
tecnica strumentale: gli anni di Perigeo, storico
ensemble di jazz-rock che riuniva i più raffinati
strumentisti e compositori italiani attivi negli anni
settanta, e le collaborazioni internazionali con artisti
del calibro di Kenny Wheeler, Lee Konitz e Dave
Holland, le sperimentazioni sui sentieri della fusion e
le contaminazioni tra il jazz e altre musiche, dal
barocco alle culture extraeuropee.
Appunto dopo appunto, l’esperienza di Fasoli si
dipana in un ragionamento sul significato profondo
del «fare musica» insieme, tra incontri e concerti,
insegnamenti ricevuti e insegnamenti offerti. Una
pratica fatta di architetture sofisticate e azzardi, in
cui ci si deve saper scambiare velocemente e
telepaticamente le idee ma si deve anche saper
fare spazio al silenzio; e dove bisogna stare al
comando della situazione rimanendo sempre
pronti ad accogliere quell’imprevisto che
nemmeno il più nutrito bagaglio di conoscenze può evitare e che è alla base della scoperta del
«nuovo». Questo, sembra dirci Fasoli, è il grande insegnamento del jazz: essere sempre disposti a
perseguire e creare l’inatteso, nella musica, e forse anche nella vita.
Il volume è a cura di Marc Tibaldi. Il Saggiatore, Milano, 2025, ISBN 9788842833567, pagine: 200, 18,00€
Claudio Fasoli
Jazz, architetture di un azzardo