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Claudio Fasoli
saxophone

Sassofonista, compositore, insegnante, curatore di

festival, Claudio Fasoli è uno dei maggiori jazzisti

italiani del panorama contemporaneo. Jazz,

architetture di un azzardo raccoglie la summa

della sua lunga esperienza sotto forma di un fitto

intreccio di ricordi e riflessioni.

Libro ibrido, assieme ritratto, manuale e racconto

storico, in queste pagine Fasoli ripercorre frammenti

di vita alternandoli a pensieri sulla musica del

Novecento, sull’arte della performance, sulla

tecnica strumentale: gli anni di Perigeo, storico

ensemble di jazz-rock che riuniva i più raffinati

strumentisti e compositori italiani attivi negli anni

settanta, e le collaborazioni internazionali con artisti

del calibro di Kenny Wheeler, Lee Konitz e Dave

Holland, le sperimentazioni sui sentieri della fusion e

le contaminazioni tra il jazz e altre musiche, dal

barocco alle culture extraeuropee.

Appunto dopo appunto, l’esperienza di Fasoli si

dipana in un ragionamento sul significato profondo

del «fare musica» insieme, tra incontri e concerti,

insegnamenti ricevuti e insegnamenti offerti. Una

pratica fatta di architetture sofisticate e azzardi, in

cui ci si deve saper scambiare velocemente e

telepaticamente le idee ma si deve anche saper

fare spazio al silenzio; e dove bisogna stare al

comando della situazione rimanendo sempre

pronti ad accogliere quell’imprevisto che

nemmeno il più nutrito bagaglio di conoscenze può evitare e che è alla base della scoperta del

«nuovo». Questo, sembra dirci Fasoli, è il grande insegnamento del jazz: essere sempre disposti a

perseguire e creare l’inatteso, nella musica, e forse anche nella vita.

Il volume è a cura di Marc Tibaldi. Il Saggiatore, Milano, 2025, ISBN 9788842833567, pagine: 200, 18,00€

Claudio Fasoli

Jazz, architetture di un azzardo